Cosa sono i filtri Instagram e come aiutano la brand awareness

Cosa sono i filtri Instagram e come aiutano la brand awareness 1200 1200 Sara Arrighi

Adesivi, occhiali da sole, make up o un nuovo volto…parliamo del trend del momento: i filtri di Instagram. Nuovi effetti che interagiscono con le persone presenti nelle stories, sono oggi a disposizione di tutti.
Se il tuo target è tra i 18 e i 35 anni o se semplicemente vuoi aumentare la tua brand awareness, i filtri AR sono la feature giusta per fare marketing.

Per conoscere le potenzialità di questo strumento occorre fare un passo indietro: le Instagram Stories sono diventate fondamentali perché sfruttano l’evanescenza dei momenti e si vedono a tutto schermo, a differenza dei post nel feed. Perché quindi non renderle un’esperienza unica per i tuoi followers e non? Con un filtro AR realizzato in linea con l’immagine del brand si possono ottenere ottimi risultati in termini di impression e incremento della fan base. Ovviamente la sua diffusione deve essere sostenuta da una strategia multicanale, magari utilizzando l’influencer marketing.

Le parole chiave per il filtro perfetto sono due: semplicità e integrazione.

Il filtro infatti deve essere semplice da usare ed essere integrato nella stories come un plus divertente e coinvolgente, ma soprattutto l’utente non deve sentirsi un cartellone pubblicitario.

Hai mai pensato di creare un filtro per il tuo brand? Instagram ci viene in aiuto con un programma open source intuitivo e facile da usare: Spark AR Studio. Se aggiungi un po’ di esperienza nell’utilizzo di Photoshop, occorre solo mettere in moto la tua fantasia per realizzare il filtro perfetto.

Passiamo alla pratica:
Innanzitutto, crea un nuovo progetto e scegli di testare i filtri sul tuo volto (basta andare sull’icona a sinistra “video” e cliccare su “Fotocamera”): il movimento reale infatti ti aiuta nello sviluppo più corretto del filtro.

A questo punto possiamo procedere in 2 modi:

  1. Creando il filtro direttamente su Spark AR Studio: clicca in alto a sinistra su “add_3d object_FaceMesh”: il programma realizzerà un maschera sulla base del volto sulla quale potrai applicare materiali e/o deformazioni.

  2. Creando il filtro partendo da Photoshop: per inserire gli elementi del filtro in modo che aderiscano al viso dobbiamo utilizzare la guida messa a disposizione da Spark AR studio, ossia un file in png che mostra il reticolato di un volto chiamato faceMeshTrackers.png. A questo punto possiamo inserire gli elementi che desideriamo, deformarli sulla traccia e importare il file su Spark AR Studio.

Quando sarai soddisfatto del tuo filtro, puoi procedere con l’esportazione e il caricamento su Spark AR Hub, la piattaforma di approvazione Instagram per il tuo nuovo strumento di marketing.

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